Il Territorio

Tavolara, un'isola ricca di leggende e rarità

L'isola di Tavolara è una montagna di granito e calcare che si erge dal mare nel Golfo di Olbia e che, con i suoi 6 chilometri di lunghezza e i 560 metri di altezza, domina il panorama di tutta la costa olbiese. La difficoltà di approdo ha conservato l'ecosistema dell'isola che oggi, insieme alle vicine isole di Molara e Molarotto, è un parco marino.
Isola con una ricchissima flora, che si caratterizza anche per la sua unicità. Vi si possono trovare cespugli di ginepro, elicriso, rosmarino e lentisco nella zona rocciosa e gigli di mare nella striscia sabbiosa dello Spalmatore di Terra ma anche l'Erodium coricum e la rarissima Asperula deficiens, nota anche come Stellina di Tavolara, che vive soltanto sulle rupi del versante settentrionale dell’isola. A Tavolara, inoltre, si trova anche un fiordaliso rarissimo, che nasce dall’incrocio fra la Centaurea filiformis e la Centaurea horrida, che solo qui entrano in contatto.
Anche la flora stupisce per la sua varietà: in acqua, in terra e in aria. Qui nidificano il Marangone dal Ciuffo e la Berta minore mediterranea e la Starna e il Fraticello, tra gli uccelli acquatici. Sull'isola si trova anche il raro Gabbiano corso. Vi sono poi Aironi candidi, Garzette e Aironi guardabuoi. Sulla cima di Tavolara nidifica anche l'Aquila reale (unica piccola isola del Mediterraneo a ospitarla) e vi sono anche alcune coppie di Falco Pellegrino. Nelle sue acque nuotato Tursiopi (delfini costieri), Grampi, Capodogli, Squali elefante (innocui per l'uomo), Stelle serpenti e Cicale di mare. Sulla terraferma invece si trovano i Mufloni.
Sull'isola c'è anche una leggenda che riguarda il re di Tavolara. Si narra che Giuseppe Bertoleoni, di origine corso-genovese, nel 1806 arrivò sull'isola in cerca di una terra ospitale dove abitare dopo essere stato a Spargi e Mortorio. Qui stabilì la sua residenza, dotando la casa di tutti i comfort dell'epoca. Quando nel 1836 Carlo Alberto di Savoia giunse sull'isola a caccia delle capre dai denti d'oro si presentò ai residenti come il re di Sardegna e Bertoleoni gli rispose che lui era il re di Tavolara. Dopo una settimana di soggiorno presso di lui, la famiglia Bertoleoni sostiene che Carlo Alberto diede il consenso a riconoscere l'indipendenza dell'isola. Nel 1896, sempre secondo quanto narrato dai Bertoleoni, Tavolara sarebbe stata visitata da inviati delle regina Vittoria del Regno Unito che così avrebbe riconosciuto l'esistenza del piccolo regno.
Ma questa non è l'unica leggenda che riguarda l'isola di Tavolara. Ne esiste anche un'altra che rimanda al mito di Ulisse. L'isola sarebbe la nave del popolo dei Feaci pietrificata dal dio Poseidone, che in questo modo li punì per aver favorito il ritorno di Ulisse sino ad Itaca.

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