Arte, cultura e tradizioni

Simplicio, la storia del santo

I festeggiamenti in onore del patrono San Simplicio, che viene ricordato il 15 maggio, costituiscono una ricorrenza molto sentita a Olbia.
San Simplicio fu martirizzato nell'anno 304 per volontà del governatore romano della Provincia di Sardegna e Corsica, che viene ricordato con nome di Barbaro. L'imperatore in quel momento era Diocleziano e questi aveva ordinato che fossero perseguitati tutti i cristiani presenti sul territorio dell'impero. Sorte alla quale non sfuggì neanche Simplicio, che era vescovo di Olbia. Simplicio venne trafitto da una lancia e morì dopo tre giorni di agonia. Insieme a lui vennero martirizzati anche Rosola, Diocleziano e Fiorenzio. I quattro furono sepolti nella necropoli romana posta fuori le mura.
Una parte del corpo del santo, secondo una leggenda locale, sarebbe stata gettata in mare vicino l'isolotto di Tavolara, perché ai superstiziosi pescatori sembrava che le acque ribollissero continuamente. Nel 1940 nella chiesa di San Paolo ad Olbia sono stati rinvenuti dei resti, attribuiti a San Simplicio, che sono stati poi trasferiti nell'antica cattedrale fuori le mura dedicata al santo.
A confermare il martirio di San Simplicio le fonte storiche relative ai primi secoli della Chiesa, il culto e la tradizione antichissima della Chiesa in Sardegna. Il primo riferimento a San Simplicio si trova nel Martirologio Geronimiano, redatto alla fine del V secolo. La sua figura viene poi ricordata nei codici che riportano i testi del Martirologio Geronimiano. Da questi testi derivano anche il giorno e il luogo del martirio e i compagni. A rafforzare ulteriormente la figura di San Simplicio i martirologi definiti "storici", da quello di San Beda, redatto all'inizio dell'VIII secolo, al Martirologio Romano del Baronio nel XVII secolo.
Come testimonia un affresco della fine del XII secolo all'interno della basilica di San Simplicio, il santo martire viene raffigurato con mitra, piviale e bacolo pastorale.
San Simplicio oltre ad essere il patrono di Olbia, è anche il santo protettore della Gallura e della diocesi di Tempio-Ampurias. In suo onore sono stati costruiti edifici di culto non solo in Gallura ma anche nel resto della Sardegna, come a Sassari, Narcao, Guspini, Stintino e Viddalba.

2 Commenti

  • :)
    18/12/2021 15:30

    Grazie molto chiaro

  • :)
    18/12/2021 15:30

    Grazie molto chiaro

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