Arte, cultura e tradizioni

Gosos: canti della tradizione popolare

Ancora oggi i gosos sono un'usanza tipica del territorio sardo, frutto delle invasioni di popolazione straniere in queste terre

 

Quando si entra in terra sarda è assai facile imbattersi in molte terminologie che ci risultano difficili da comprendere, soprattutto se si visitano alcune località che hanno subito, nel corso della loro storia, invasioni straniere che hanno lasciato un forte segno della loro presenza, soprattutto nella lingua e nelle tradizioni popolari (basti guardare città quali Alghero, Uta e Carloforte solo per citarne alcune).

Una parola facilmente udibile è gosos, termine con il quale si intendono i componimenti poetici religiosi in lingua sarda, in tutte le loro varianti (compreso il sassarese) su schemi metrici (ottava, sestina, quintilla): molte sono le varianti di questo termine ma cosa certa è che ancora oggi rappresenta una tradizione territoriale molto viva.

Soggetto principale di questi canti sono solitamente la vita dei Santi o della Madonna, composti in quartine o sestine in metro ottonario: è uso generale di avvalersi degli ultimi due versi della quartina di apertura come ritornello riproposto alla fine di ogni strofa.

L’esecuzione dei gosos varia anche a seconda di quelle che sono le aree geografiche di pertinenza o le cerimonie e celebrazioni che ne richiedono l’intonazione: per questo motivo, seppur con una struttura melodica ricorrente, possiamo trovarne di alcuni eseguiti da piccoli gruppi, altri da tenori, altri ancora da singoli in forma monodica, o da intere assemblee di fedeli che durante le processioni, lo svolgimento dei riti sacri o le feste dei Santi Patroni si apprestano ad innalzare canti di preghiera.

Il mondo che ruota attorno alla liturgia cantata è, in terra sarda, assai sentito tant’è che da più di quattrocento anni questa usanza continua ancora oggi a vivere e sopravvivere all’interno della comunità dei fedeli: una ricchezza del territorio che testimonia la storia e la cultura di questo paradiso all’italiana.


 

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