Arte, cultura e tradizioni

La Olbia punica

A Olbia, tra via Torino e via Acquedotto, è possibile vedere i resti della città punica risalente al 350 a.C. Già abitata dai Greci e dai Fenici, il primo vero insediamento urbano di Olbia è però a opera dei Cartaginesi; questi circondarono il precedente abitato con mura e torri e costruirono nella parte più alta un'acropoli con un tempio dedicato al dio protettore della città, Melqart. Al di fuori delle mura, sul versante Ovest, si trovava invece la necropoli. Qui è stato rinvenuto uno dei prodotti artigianali più conosciuti del mondo punico: una collana con vaghi policromi in pasta di vetro, che può essere ammirata nel Museo Archeologico di Cagliari.
Quando nel 238 a.C. i Romani conquistarono Olbia e la Sardegna, a seguito delle guerre puniche, mantennero le mura costruite dai precedenti dominatori. Mura che erano state realizzate con grossi blocchi di granito di opera quadrata, alcuni dei quali con la lavorazione a bugnato. L'influsso punico ad Olbia continuò a farsi sentire per lungo tempo anche nella lingua, nella religione e nell'artigianato.

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