Il Territorio

L'Area naturale marina protetta Tavolara Punta Coda Cavallo

Quindicimila ettari di mare, 40 chilometri di coste, tre Comuni e caratteristiche peculiari. È l'Area marina protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo. Istituita nel 1997 si estende da Capo Ceraso sino a Cala Finocchi. Al suo interno vi sono lo stagno di San Teodoro, sito d'interesse comunitario e zona di protezione speciale, e le isole di Tavolara, Molara e Molarotto. È una delle zone più belle delle Sardegna, per spiagge, mare, flora e fauna: vi è concentrata ben la metà delle specie presenti in
Sardegna, di cui molte tutelate.
Vi sono oltre 500 specie di piante e fiori conosciute e molte hanno una distribuzione limitata o si trovano soltanto sulla maggiore delle isole, Tavolara, come un fiordaliso frutto di un super ibrido tra la Centaurea filiformis e la Centaurea horrida, che soltanto qui entrano in contatto. Sempre qui sono state ritrovate per la prima volta 34 piante endemiche, tra le quali l'Alyssum tavolarae, il Limonium hermaeum, la Cephalaria mediterranea, la Campanula forsythii, il Buphtalmum inuloides e la Centaurea filiformis. Ma la pianta più rara è l'Asperula deficiens (Stellina di Tavolara): vive esclusivamente sulle rupi della costa nord dell'isola.
La fauna non è meno sorprendete. Qui nidificano il Marangone dal Ciuffo e la Berta minore mediterranea. Tra gli uccelli marini si trovano la Sterna e il Fraticello. Vi sono poi i Gabbiani reali e il raro Gabbiano corso. Tavolara, inoltre, è l'unica piccola isola del Mediterraneo che ospita l’Aquila reale, la quale nidifica sulla sua cima. Non mancano anche coppie di Falco Pellegrino. A Tavolara, Molara e Molarotto si possono trovare poi piccoli aironi candidi, Garzette e Aironi guardabuoi.
Interessanti anche gli ambienti marini, con vaste estensioni di prateria a Posidonia oceanica (fondamentali per l'ecosistema marino e per la funzione di protezione del fondale e della fascia costiera) e varie forme di coralligeno mediterraneo. In queste acque è facile avvistare Tursiopi ma anche Grampi, Capodogli e Squali elefante. Fra gli invertebrati sono specie protette la spugna Aplysina aerophoba, la Nacchera, la Patella ferruginea, la stella di mare Ophidiaster ophidianus e la Cicala.
Nell’Area Marina Protetta non si può navigare liberamente, non si può cacciare o catturare gli animali ne raccogliere le piante. Nella zona A (riserva integrale) sono possibili soltanto attività di soccorso e ricerca scientifica ed è permessa l'attività subacquea su percorsi guidati e accompagnati da guide. Nella zona B (riserva generale) è consentita la pesca professionale ai pescatori residenti nei Comuni dell'area protetta (Olbia, San Teodoro e Loiri Porto San Paolo), si può fare immersione subacquea con autorespitatore ad aria se si è di un diving center o autorizzati, nessun vincolo per l'immersione in apnea e la balneazione. Nella zona C (riserva parziale) attività subacquea e di balneazioni sono libere ed è consentita la pesca sportiva.

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