Il Territorio

Le isole di Molara e Molarotto

Di fronte alla costa sud di Olbia si trovano le due isole di Molara e Molarotto, che fanno parte dell'Area naturale marina protetta Tavolara Punta Coda Cavallo.
L'isola di Molara (3,411 km² di superficie, raggiunge il punto più alto con i 158 metri slm di Punta la Guardia) ha origine granitica e si caratterizza per una forma circolare collinosa che ricorda la mola, da cui probabilmente deriva il nome. La flora dell'isola è costituita da una folta vegetazione a macchia mediterranea, che presenta olivastri (forma spontanea dell'olivo), lentischi e cisto. La fauna è invece costituita da vacche e capre allo stato brado. Qui nidificano numerosi uccelli marini, il falco pellegrino e il raro gabbiano corso.
La presenza dell'uomo è testimoniata oltre che da Villa Tamponi, appartenente alla famiglia Tamponi che è proprietaria dell'isola, da diversi reperti archeologi.
Nella parte nord-ovest dell'isola di Molara si trovano i resti della chiesa di San Ponziano, in stile romanico e costituita da un'unica navata. Intorno alla chiesa sono stati individuati anche i resti di un paese medievale. A sud-est si trova invece il Castello di Molara, di cui oggi non restano altro che dei ruderi. Un castello per il quale si sono succedute molte ipotesi: che risalisse all'età nuragica, che fosse stato costruito nel XVII secolo o in epoca medievale. Soltanto recentemente uno studio approfondito, realizzato dall'archeologo Agostino Amucano (collaboratore della Soprintendenza per i Beni Archeologici, professore a contratto di Archeologia Cristiana presso l’Istituto Euromediterraneo, dottore di ricerca in archeologia medioevale presso l’Università degli Studi dell’Aquila) e presentato ad aprile 2015, ha datato la sua costruzione alla seconda metà del IX secolo e la ha collegata all'attacco a Roma dei Saraceni, i quali avevano posto il punto di partenza della loro maestosa flotta nelle acque di fronte all'isola di Tavolara. La costruzione del castello in un luogo così isolato serviva a controllare un eventuale riutilizzo di quel tratto di mare, protetto dai venti e dalla vista e con l'isola di Molara come rifornimento.
L'isola di Molarotto, invece, misura poche decine di metri quadri ed è un affioramento di granito rosa. Spesso però il suo colore cambia a causa dell'alto numero di uccelli marini, in particolare del marangone dal ciuffo. Nonostante sia così piccola, l'isola può vantare anche una specie di lucertola che vive solo qui: la Podarcis tiliguerta ranzii.

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